Nonostante la massiccia diffusione delle pedane vibranti che già da qualche anno si è rilevata soprattutto da quando le pedane sono entrate nelle palestre e nei centri estetici di tutto il mondo, gli utenti risultano ancora un po’ perplessi quando devono scegliere tra una pedana basculante e una vibrante. Vediamo quali sono le principali differente tra i due tipi. La pedana vibrante è così detta perché il movimento del suo piatto riproduce delle vibrazioni verticali: il piatto infatti si muove su e giù a frequenze specifiche per cui se il piatto si alzerà e abbasserà venti volte in 1 secondo significherà che la frequenza sarà di 10 hertz.
Questa pedana dalle vibrazioni sussultorie rispetto a un tradizionale allenamento in palestra permette di far contrarre e decontrarre i muscoli senza però permettere il sovraccarico della parte tendinea e cartilaginea per cui l’organismo non soffrirà di questo movimento verticale che consente, anzi, di aumentare il metabolismo locale e di migliorare la circolazione sanguigna.
Pedana a vibrazione verticale o pedana basculante?
Questo tipo di pedane vibranti devono essere usate con particolare attenzione in quanto potrebbero mandare in risonanza l’addome di chi la utilizza per cui soprattutto le prime volte che la si prova è sempre meglio seguire passo per passo le istruzioni degli esercizi presente nel manuale allegato alla pedana o rivolgersi anche a un esperto che sappia come ci si allena su una pedana sussultoria. Diversamente da quelle a vibrazione verticale, le pedane basculanti si muovono in modo da riprodurre un movimento simile a quello della camminata: il piatto di una pedana basculante infatti si alza dal lato destro e si abbassa sul lato sinistro e viceversa, ovviamente si tratta di un movimento che viene eseguito dalla pedana a velocità diverse a seconda del programma impostato. Le pedane basculanti infatti possono eseguire un lavoro che va da 1 a 35 Hertz anche se è possibile con alcuni modelli riuscire a raggiungere frequenze anche più alte senza risentirne, dato che il movimento basculante non causa mai la risonanza dell’organismo.
Diverse frequenze per diversi allenamenti
La pedana basculante crea delle vibrazioni che si trasmettono in tutto il corpo dai piedi alla testa e ciò permette di ottenere degli effetti rilevanti sul sistema biologico anche solo dopo dieci giorni di utilizzo della pedana in modo costante. Un allenamento giornaliero di solo dieci minuti permette di aumentare il livello di testosterone e dell’ormone della crescita che favorisce lo sviluppo dell’apparato muscolo-scheletrico. Anche per questo motivo la pedana basculante oggi viene impiagata per usi diversi come la riabilitazione, l’estetica e la tonificazione. Soprattutto l’esplosione delle pedane nel campo estetico è stata particolarmente rilevante: il massaggio della vibrazione infatti, permette di prevenire i caratteristici inestetismi della cellulite in quanto riattiva il microcircolo e favorisce un’azione drenante che sblocca la ritenzione idrica causa della cellulite.
Le frequenze più usate per ottenere questo tipo di risultati vanno da 1 a 30 Hertz nelle pedane basculanti e da 25 a 50 Hertz in quelle sussultorie. Sulla pedana basculante ovviamente il livello di vibrazione cambia a seconda del tipo di allenamento che si intende effettuare: se si usa la pedana per la riabilitazione, per la cura dell’osteoporosi e per il rilassamento la frequenza può raggiungere anche i 10 Hertz, mentre per ottenere un effetto linfodrenante si aumenta ai 14 Hertz, se si intende eseguire un allenamento sportivo allora la si può impostare dai 14 ai 25 Hertz, infine chi intende effettuare un potenziamento muscolare può spingersi fino a un massimo di 60 Hertz.